Emilio Ceretti

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Emilio Ceretti

Emilio Ceretti, noto come Mimi Ceretti (Milano, 10 settembre 1907Milano, 28 marzo 1988), è stato un giornalista, traduttore, critico cinematografico e imprenditore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Necrologio di Emilio Ceretti su Il Giornale - 29-03-1988
Il necrologio scritto da Indro Montanelli

Emilio Ceretti, laurea in Giurisprudenza alla Statale di Milano, inizia la carriera di giornalista negli anni trenta, come critico cinematografico per L'Ambrosiano, il Tempo e altri periodici.
Nell'estate del 1936, impiegato presso la Arnoldo Mondadori Editore, riceve dallo stesso Arnoldo Mondadori negli uffici di via della Maddalena, la proposta di pubblicare un gioco di società da essa rifiutato, il Monopoly. Con gli amici Walter Toscanini (figlio del maestro Toscanini) e Paolo Palestrino fonda la Editrice Giochi S.A.[1] e lo traduce in Italiano ispirandosi alla toponomastica di Milano (basta citare "Viale dei Giardini", dove lui stesso abitava e il vicino "Parco della Vittoria", oggi giardini "Indro Montanelli"), inventandosi anche i celeberrimi "Vicolo corto" e "Vicolo stretto". Quindi modifica il titolo sostituendo la "I" finale al posto della "Y" per evitare la censura del regime (con l'accento che resterà sulla terzultima[2] per mantenerne la pronuncia originale). Luigi Barzini Jr. descrive il gioco in terza pagina sul Corriere della Sera[3] e grazie all'amicizia con Aldo Borletti, che subentra come socio a Palestrino, Monopoli ha un suo spazio dedicato nei Grandi Magazzini La Rinascente a Milano.

Intanto traduce importanti classici, tra i quali Sinclair Lewis, Katherine Mansfield e Aldous Huxley, pubblicati nella collana "Medusa" di Mondadori[4].
Nel luglio 1940 è direttore responsabile della rivista Panorama, poi chiusa dal Minculpop a seguito di un articolo dell'amico Indro Montanelli[5] considerato "disfattista".

Segretamente fonda la società anonima "Edizioni Riunite"[6] con la quale continua la pubblicazione di articoli e libri soprattutto inglesi e americani, invisi al regime.

Durante il conflitto mondiale è corrispondente di guerra per il Popolo d'Italia. In Finlandia e in Grecia è con Indro Montanelli. Tra gli amici colleghi si ricordano anche Filippo Sacchi, Leo Longanesi, Gaetano Afeltra, Giovanni Artieri, Giovanni Mosca e molti altri. Viene insignito da civile con la medaglia d'argento al valor militare per aver convinto gli abitanti dell'isola di Corfù ad arrendersi senza spargimenti di sangue, inventandosi l'arrivo imminente di truppe Italiane in massa. Grazie al suo brevetto di pilota porta a termine altre missioni spericolate nei cieli d'Africa.[7][8][9]

Terminata la guerra, la sua casa editrice pubblica, tra gli altri, Il buonuomo Mussolini di Indro Montanelli e La verità sul Generale De Gaulle e difesa del Maresciallo Petain di Alfred Fabre-Luce. La sua attività principale tuttavia si concentra su Editrice Giochi: lancia per primo in Italia nel 1959 la Barbie e a metà anni '60 i giochi della MB (suo il noto titolo "L'allegro chirurgo"). Dall'amico scrittore Aldo Pasetti acquista i diritti del gioco Scarabeo, e negli anni '70 acquisisce in esclusiva i diritti di Risiko, il popolare gioco di strategia. Collabora fino a metà degli anni '80 con Mike Bongiorno alla realizzazione delle versioni in scatola di molti programmi TV di successo. Il 28 marzo 1988, ottantenne, muore a Milano[10].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Tra i vari libri e articoli si ricordano:

  • Aldous Huxley, Il sorriso della Gioconda e altri racconti, Milano, Mondadori, 1933, Medusa. Traduzione di Luigi Barzini Jr. e Emilio Ceretti.
  • Almanacco della Medusa, Milano, Mondadori, 1934. Con la collaborazione di Enrico Piceni, Lavinia Mazzuchetti, Giacomo Prampolini ed Emilio Ceretti.
  • Katherine Mansfield, La lezione di canto e altri racconti, Milano, Mondadori, 1935, Medusa. Traduzione autorizzata di Emilio Ceretti.
  • Scrittori nostri. Raccolta antologica di scritti inediti, Milano, Mondadori, 1935. A cura di Emilio Ceretti.
  • Aldous Huxley, Dopo i fuochi d'artificio e altri racconti, Milano, Mondadori, 1936. Traduzione di Emilio Ceretti e Piero Gadda.
  • Con l'Esercito Italiano in Africa Orientale, Milano, Mondadori, 1936-1937. A cura di Emilio Ceretti.
  • Sinclair Lewis, Velocità e altri racconti, Verona, Mondadori, 1940, 1ª edizione. Traduzione di Emilio Ceretti.
  • Pagine scelte sul Cinema, Milano, Laboratori Maestretti, 1940. A cura di Emilio Ceretti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maxine Brady, Il libro del MONOPOLI, Mursia Editore, Milano, 1977. Prefazione di Emilio Ceretti [1]
  2. ^ Gianpaolo Dossena, Con Monopoli perdi l'accento, non il vizio, Il Sole 24 Ore, 8 dicembre 1996, pag. 35
  3. ^ Corriere della Sera, 27 gennaio 1937
  4. ^ Catalogo storico Arnoldo Mondadori Editore
  5. ^ Montanelli, la firma promozionale del Lago
  6. ^ Ministero della DIfesa, Edizioni Riunite
  7. ^ Edoardo Ceretti, Italiano: Attestazione assegnazione medaglia d'argento al valor militare ad Emilio Ceretti - 26 aprile 1942, firmato Col. G. Casero, Capo di Gabinetto, Ministero dell'Aeronautica (JPG), 7 novembre 2018. URL consultato l'8 novembre 2018.
  8. ^ Edoardo Ceretti, Italiano: Motivazione dell'assegnazione della Medaglia d'argento al Valor Militare ad Emilio Ceretti, pubblicata il 16 agosto 1942 sul quotidiano "Il Messaggero degli Italiani" (JPG), 7 novembre 2018. URL consultato l'8 novembre 2018.
  9. ^ Edoardo Ceretti, Italiano: Motivazione dell'assegnazione della Medaglia d'argento al Valor Militare ad Emilio Ceretti, pubblicata il 5 agosto 1942 sul quotidiano "Il Popolo d'Italia" (JPG), 7 novembre 2018. URL consultato l'8 novembre 2018.
  10. ^ il Giornale del 29 marzo 1988[collegamento interrotto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurizio Porro, Ernesto G. Laura, Alida Valli, Gremese Editore, 1996. Critica di Emilio Ceretti, 'L'Ambrosiano', 6-7 gennaio 1940. Pag. 45.
  • La taverna rossa. Critica di Emilio Ceretti, 'L'Ambrosiano', 18 febbraio 1940. [2]
  • Prime storie di guerra., Raccontate da: Giovanni Artieri, Domenico Bartoli, Carlo Bernari, Dino Buzzati, Giorgio Cabella, Emilio Ceretti, Bruno D'Agostini, Corrado De Vita, Enrico Emanuelli, Paolo Fabbri, Pier Emilio Gennarini, Alberto Mondadori, Paolo Monelli, Dario Ortolani, Aldo Pasetti, Antonio Piccone Stella, Raul Radice, Pier Angelo Soldini, Lamberti Sorrentino, Orio Vergani, Rizzoli, Roma 1942
  • Monopoli, il gioco che nessuno voleva [3]
  • La Repubblica, Editrice Giochi da 70 anni vince a Monopoli di Giorgio Lonardi [4]
  • Emilio Ceretti: chi era costui? Gian Paolo Serino [5]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore di Panorama Successore
Giuseppe Pagano 12 luglio 1940 - 12 settembre 1940 nessuno
Controllo di autoritàVIAF (EN311585721 · SBN PALV014889